Largo Pettazzoni

Largo Pettazzoni

Il progetto dell’area risponde alle esigenze stabilite dal programma di intervento dell’area, che prevedeva la ricollocazione di attività pubbliche esistenti, la riorganizzazione degli spazi di sosta dei veicoli e il riassetto del parco esistente senza alterare la vigente disciplina del traffico e i manufatti archeologici e mira innanzitutto a fornire al luogo un’identità di spazio pubblico urbano.
Due percorsi pedonali intrinsecamente diversi, si sviluppano dalle opposte estremità dell’area e approdano nella nuova piazza pedonale: il primo costeggia l’acquedotto seguendone fedelmente l’andamento a spezzata, il secondo taglia il parco fino a risalire attestandosi tra il circolo bocciofilo e l’area giochi.L’invaso della piazza pedonale, in gran parte pavimentato in pietra, è definito ad est da una quinta di Celtis Australis che funge da filtro d’ingresso e schermo dei parcheggi del largo Pettazzoni, e ad ovest da un sistema di recinti aperti ed elementi murari rivestiti in travertino con grane differenti in grado di stabilire una gerarchia di accessi; a nord il limite della piazza è rappresentato dall’acquedotto Alessandrino.

Collaboratori:
Arch. Fabrizio Bastoni
Arch. Giulio Carapacchio
Arch. Federico Pastorelli